Mi direte: ma non hai niente da fare il sabato sera? Non rispondo nemmeno.....
Beh, dov'ero rimasto? Ah sì a quell'etichetta sul fondo della bottiglia da me staccata e messa in un'agenda. E poi ricopiata su un quaderno per non perderla. Uno di quei sogni veramente infilati in un cassetto e chi vivrà vedrà. Passano gli anni e io inizio finalmente la mia carriera lavorativa (dopo laurea, dottorato, ricerca senza soldi, farmacia comunale con disoccupazione a orologeria, farmacia privata non gestita, farmacia comunale rincretinita e infine altra farmacia privata con lavaggio cerebrale marketing-mobbing... tanto per darvi un'idea e non dilungarmi troppo). Alla fine: Rigolato. In parole povere non ero troppo contento di fare il dipendente e ho deciso di fare il titolare. Per di più in Carnia, dove tutti scappano ma dove evidentemente si sta bene, altroché... vi sfido io a godervi le giornate di agosto come si fa in Carnia, tiè. Brutto affare comunque: non solo non è agosto tutto l'anno ma mi sono giocato le ferie per la mia intera vita. Passano gli anni e conoscendo una ex maestra di educazione artistica di Rigolato (sì certo a Rigolato alcuni la conosceranno e sobbalzeranno sulle poltrone!) di nome Teresa e cognome Zanier (così non vi lascio nel dubbio e a proposito, qui tocca ringraziare questa inedita chaperon senza la quale niente Amar de Clevo!) questa mi porta a mangiare in un hotel nel vicino paese di Forni Avoltri. Precisamente "Al Sole". Qui non so come sono diventato amico di Tiziana Romanin (ma è stato normale essendo una delle persone più quiete ed educate che conosca), comunque vi basti sapere che sono di bocca buona e dove si mangia bene (e onestamente Al Sole si mangia molto bene), io ci ritorno di certo. Sarà che Tiziana era stufa di vedermi di tanto in tanto là a mangiare e così mi coinvolge in un suo progetto. Lei è membro di un'associazione di un certo Tullio Ceconi, l'"Academio dai Cjarsons" e chiede a me e Teresa di iscriverci e di farne parte. Si mangiava troppo bene: non abbiamo potuto risponderle di no. In breve l'Academio dei Cjarsons si occupa della tutela dei Cjarsons, un famoso piatto carnico e più in generale della diffusione culturale delle sue tradizioni e delle tradizioni enogastronomiche della Carnia. Ed è stato così che un giorno Tiziana mi si avvicina e mi chiede se, visto che sono socio dell'Academio, sono un farmacista e sono appassionato di erbe (fitoterapia, non coltivazione di Mariuana), non posso per caso creare un amaro per l'Academio dei Cjarsons? E' allora che mi sovviene di quella ricetta messa nel cassetto anni prima. Apro il cassetto ed eccola. Quel giorno per me si sono spalancate le porte dell'inferno. E perché? Chiederete Voi? Perchè, rispondo io, in Italia tra un'idea e la sua realizzazione passa veramente non il mare ma la fossa delle Marianne (andatela a vedere su wikipedia, è parecchio profonda... tanto quanto la burocrazia italiana). Innanzitutto un amaro non è che si possa fare così semplicemente in farmacia, ma la cosa migliore sarebbe quella di andarsene in supermercato, comprarsi l'alcol per uso alimentare e A CASA PROPRIA fare tutti gli esperimenti che si vogliono. E così ho fatto, su consiglio non di un amico ma udite udite di un gentilissimo addetto dell'Agenzia delle Dogane. Ogni grammo di alcol necessita del pagamento di un'accisa e la sua manipolazione, all'interno di un'azienda come una farmacia, richiede che precisi requisiti vengano soddisfatti. Insomma meglio fare tutto a casa, specialmente se si tratta di esperimenti. Bene. Comprato l'alcool è stata la volta delle erbe. Amo camminare in montagna e quindi alcuni ingredienti li ho trovati così la prima volta, imparando anche a riconoscere le piante. Altri li ho comprati da privato cittadino in ditte specializzate (e purtroppo non si può fare in altro modo). In parole povere tra l'acquisto di quella bottiglia e l'inserimento al suo interno di tutte le erbe sarà passato almeno un anno se non di più. Tiziana ha perso la sua proverbiale pazienza. "Allora quest'amaro? Quando lo sentiamo?" Sono passati mesi per decidere quanto zucchero mettere (e diverse prove). Solo allora è avvenuto l'assaggio. E lì sono veramente iniziati i problemi! Alla prossima settimana. CONTINUA
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Luglio 2023
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