Mai sentito parlare della chiffon cake? Sapete di che cosa si tratta?
E' una sorta di ciambella, molto soffice ed ideale per la prima colazione. Ma perché per diabetici? Semplic emente perché se uno è diabetico in teoria non dovrebbe mangiare dolci (ma lo fa lo stesso, così come molti diabetici bevono il bicchiere di vino pensando di poterlo bere e invece...sapete perché il vino il diabetico non dovrebbe berlo, soprattutto fuori pasto? Ve lo spiego dopo, alla fine del post di stasera), ma in pratica potrebbe sempre aver voglia una volta ogni tanto di mangiare una fettina di un dolce. Tutto sommato siamo umani ed è normale che quando sappiamo di NON dover fare una cosa ci venga la voglia di farla. Gusto per il proibito? Non sempre, a volte è anche la necessità di viziarsi un po' ma qui andiamo sul filosofico. Comunque... Mettiamo di dover fare un dolce per una persona diabetica: quali gli accorgimenti? Innanzitutto non ci dovrà essere zucchero. Giusto e.. sbagliato allo stesso tempo. Non è solo lo zucchero il problema ma quante "calorie" faremo assumere alla persona. Ovvero: se anche non dovessimo mettere per assurdo lo zucchero ci sarebbero sempre i grassi (burro in testa) e i carboidrati complessi nelle farine utilizzate per comporre il dolce. Quindi: al posto del burro o dell'olio di semi è opportuno introdurre l'olio extravergine di oliva. Spaventati del gusto? Tranquilli, sparirà. Per quanto riguarda le farine si possono usare quelle integrali, ovvero che contengano crusca la quale interferisce con l'assorbimento degli "zuccheri" nel sangue. Rimangono pur sempre le uova, ricche di proteine... e quindi già questo ci suggerisce che con un tal dolce il diabetico COMUNQUE non dovrà esagerare. E per lo zucchero? Al giorno d'oggi esistono vari dolcificanti che sopportano la cottura al forno. Io personalmente ho provato una combinazione intelligente per sostituire completamente lo zucchero: associare un dolcificante artificiale al fruttosio. Ma cos'è il fruttosio? Praticamente è uno zucchero presente naturalmente nella frutta,una volta non era in vendita nei supermercati perché non c'era la possibilità di cristallizzarlo come si fa con il normale zucchero semolato. Ultimamente però sono stati trovati dei metodi per farlo e quindi lo si trova in vendita. Ma perché usare il fruttosio? Perché è 10 volte più dolce dello zucchero normale. Sarebbe come dire: in una ricetta sono segnati 100 grammi di zucchero? Bene lo sostituisco con 10 grammi di fruttosio. Le cose non stanno proprio del tutto così e quindi accanto al fruttosio è sempre bene usare un altro dolcificante, però se non altro ci si mette sulla strada giusta. Ricordatevi che anche il fruttosio inserito nell'organismo del diabetico viene convertito in glucosio e passa nel sangue, però se ne metto molto di meno perché dolcifica molto di più... Un'altra cosa importante da ricordare quando usate i dolcificanti per diabetici è che meno calorie apportano meglio è (per lo stesso discorso dei grassi e delle farine di cui sopra). Per quanto riguarda la stevia, la magica pianta dolcificante acalorica ricordate invece che ha un retrogusto di liquirizia molto forte ed è quindi difficile farla entrare nei sapori di una torta. Ecco tutto. Al prossimo post per la ricetta con gli ingredienti, anche se ritengo che abbiate capito come si può comporre un simile dolce da soli. E per quanto riguarda il vino: il vino fuori pasto contiene alcool e quest'ultimo apporta calorie all'organismo di un diabetico, pertanto è altrettanto dannoso (per la persona diabetica) quanto prendere una caramella al miele, anche se non viene percepito come tale, quindi sarebbe da evitare. Alla prossima!
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Luglio 2023
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