Avete mai usato la vanillina per fare un dolce o una crema? Ecco... vi siete mai chiesti da dove possa venire quella polvere bianca che si trova nelle bustine? La maggior parte di noi pensa che sia estratto dalle bacche di vaniglia.
Errato. L'industria alimentare tende a semplificare, si sa. La bacca di vaniglia, con la sua fragranza ed i suoi aromi contiene in realtà moltissime sostanze all'interno, che l'industria non ha interesse a costruire tutte per mettercele nella bustina. Quindi prende solo le principali, o le più semplici da fare e ce le vende come aroma di vaniglia. Tutto sommato per i nostri palati non cambia molto e quindi... Quindi se vogliamo veramente l'aroma della vaniglia conviene andare a comprare le bacche e fare come si vede in tante lezioni di pasticceria, si usa un coltello e si tagliano per lungo. Dopodiché con lo stesso coltello si raschiano i semi neri che stanno dentro e si mettono all'interno della nostra preparazione. Semplice da dire, ma un po' difficile, no? Non sarebbe più semplice fare un'estrazione della vaniglia una volta sola e poterci tenere una boccetta dell'estratto della quale usare alcune gocce quando serve? Soprattutto più sano, visto che molte volte la vaniglia "industriale" deriva dalla trasformazione di scarti (è proprio vero il detto nell'industria alimentare che non si butta via niente). Vi spiego qui come fare, perché tutto sommato è una cosa abbastanza semplice. Innanzitutto ci servono 3-4 grammi di bacche di vaniglia e 75-80 mL di alcool etilico per uso alimentare. L'alcool è un buon solvente di estrazione per la vaniglia, ma c'è un MA... occorrono due accorgimenti: 1) il primo è che la bacca di vaniglia è un po' coriacea e quindi va messa ammollo per almeno una nottata in maniera da "permeabilizzarla" ovvero renderla meno tenace e più facilmente estraibile... dopo averla messa ammollo per una nottata basta tirarla fuori e asciugarla un attimo con un canovaccio. A quel punto bisogna fare in modo che l'alcool raggiunga tutte le parti della bacca e per farlo si prende il coltello, si taglia per lungo e si raschiano tutti i semi all'interno che poi vanno messi in un vasetto bormioli. Quello che rimane della bacca lo dobbiamo sminuzzare per benino. Fatto questo veniamo al punto 2) TEMPERATURA. Questa è un'estrazione che dipende dalla temperatura, ovverosia alzando la temperatura dell'alcool etilico per uso alimentare si estrae meglio. I casi sono due: o si porta l'alcool a settanta gradi (ma si rischia di far andare a fuoco la casa...eheheh), oppure si mette da parte dell'acqua e si porta ad ebollizione (100°c). Dopodiché aggiungendo ai nostri 80 mL di alcool a temperatura ambiente una settantina di mL di acqua a 100°C si ottiene una miscela che va circa a 70°C e quindi proprio quello che vogliamo nel nostro vasetto Bormioli. Dopodiché si tappa e... bisogna tenerlo a 70°C per almeno quattro ore (e anche più). Come farlo dipende da Voi: con un forno, con un essicatore, con una stufa.. a bagnomaria. Se proprio vogliamo essere precisi basta andare a controllare la temperatura con un semplice termometro da cucina di quelli con la punta in metallo. Alla fine otterrete nel vasetto una soluzione scura che va filtrata e messa in una boccetta di vetro scuro. Tappate, mettete al riparo dalla luce ed aspettate una settimana... dopodiché potrete usare il vostro aroma di vaniglia a gocce e... vi accorgerete della differenza. Garantito. Per ogni dubbio chiedete e vi sarà risposto nei limiti delle mie capacità. Buona estrazione! Ps potete controllare qui il metodo: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/12/16/le-ricette-scientifiche-lestratto-veloce-di-vaniglia/
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Luglio 2023
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