In questi ultimi giorni mi è capitato spesso, parlando con dei pazienti/clienti di capire che non prendono correttamente i farmaci. Un esempio classico: ho la pressione alta ed è strano perché prima ce l'avevo troppo bassa ed ho smesso di prendere il farmaco della pressione da un mese... scatole di antipertensivi prese o riprese a distanza di anni, non capendo quindi che il farmaco per la pressione non va preso e ripreso a seconda dei valori, ma semmai vanno variati i dosaggi (o il diuretico associato nella formulazione) SENZA MAI SMETTERE DI PRENDERLO. E già bella forza, sei un farmacista, è ovvio che consigli così, così guadagni più te perché noi prendiamo farmaci inutili. No non è così. Magari riesco a farvelo capire con un bel paragone. Mettiamo che voi siate come una macchina in sosta su un discesa molto ripida. Avete messo il freno a mano (avete ridotto il consumo di sale e avete cambiato la vostra alimentazione), ma non basta. Ecco allora che mettete una zeppa sotto le ruote (il farmaco per la pressione), così siete sicuri che la macchina non scivola via... ora la macchina è ferma e in sicurezza. Andreste forse a togliere e rimettere la zeppa di tanto in tanto? Sarebbe una cosa prudente secondo voi? Ecco, se non lo fareste per la macchina perchè lo fate con il vostro corpo? So che l'esempio è un po' banale, le cose son più difficili di così ma un esempio del genere dà bene l'idea del problema. Quando avete la pressione alta questa rimane alta perché il vostro corpo è come se avesse un termostato sballato su un valore che non va bene per la vostra salute. Il farmaco si prende per ridurre il valore del termostato. Nel momento in cui smettete di prenderlo il valore scivola verso l'alto. E' inevitabile. E gli antibiotici? Pure peggio mi è capitato di sentire... ho un ascesso al dente e mia mamma aveva da parte una scatola di augmentin. Ne ho presa una e si è sgonfiato... forse dovrei tenere una scatola da parte per ogni volta che mi dovesse capitare... Niente di più sbagliato. Ogni volta che prendete UNA pastiglia di antibiotico vuol dire che non seguite un piano redatto dal vostro medico e se veramente avete un batterio da eliminare (con il mal di gola spesso potrebbe anche essere un virus ad esempio) con una somministrazione ridotta questo batterio potrebbe diventare resistente. E una volta che i batteri diventano resistenti agli antibiotici son dolori, per due motivi: possono trasmettere la resistenza alla loro "prole" quando si moltiplicano e possono trasmetterla ai loro colleghi (altri batteri) fino a quando il medico non saprà più quale antibiotico darvi perché sono diventati TUTTI resistenti alle terapie con i normali antibiotici in commercio. Questi due casi per farvi capire quanto sia importante un uso prudente ed assennato (cum grano salis dicevano i latini!) dei medicinali o degli antibiotici. Comunque evito di farla tanto lunga e per i più volenterosi di voi allego un decalogo (commentato e spiegato) per l'uso corretto e sicuro dei farmaci e un'altra breve lista sull'uso degli antibiotici. Potete scaricarvela e leggervela con calma. Chi ha esperienza delle mie conferenze all'università terza età a Tolmezzo sa che sono più volte tornato sull'argomento delle interazioni tra farmaci, alimenti ed erbe medicinali. Le liste che qui fornisco saranno più complete e cercheranno di essere semplici. Buona lettura!
0 Comments
Leave a Reply. |
Archives
Luglio 2023
Categories |